Ansia, paura, attacchi di panico, difficoltà nel respirare, mille paranoie. Tutto questo, e molto altro, è ciò che prova una persona che soffre di ipocondria.
Per definizione, l’ipocondria è “un atteggiamento psichico caratterizzato da una costante apprensione per la propria salute e dall’ansiosa o addirittura ossessiva tendenza a sopravvalutare i minimi disturbi.”
Questo significa che l’ipocondriaco, anche detto “malato immaginario” tende a sopravvalutare il minimo disturbo fisico e ad ingigantire ogni minimo malessere pensando magari ad un tumore a seguito di un mal di testa, o ad una meningite a seguito di un mal di collo.
Di persone affette da ipocondria, che siano famose o non, ce ne sono tante. Un esempio è Darwin, Woody Allen, o anche il cantante Ultimo che, infatti, a seguito di uno scherzo sottopostogli dalle Iene, ha mostrato il suo forte lato ipocondriaco sul quale ci ha poi scritto anche una canzone.
L’ipocondria è in realtà conosciuta già 2000 anni fa dai greci. Questi la soprannominarono “Hypochondrios” ossia “sotto le costole” dato che era la zona che per loro custodiva i sentimenti.
L’ipocondria è infatti una malattia prettamente psicologica che può essere stata scaturita da un trauma come, per esempio, la morte di una persona cara, l’aver sofferto di patologie gravi in età adolescenziale o la conoscenza di persone con patologie gravi. L’ipocondria si può quindi riassumere in modo molto semplice come una specie di paura di morire e sebbene la cura più corretta sarebbe una cura psicologica attraverso la psicoterapia, la maggior parte di questi “malati immaginari” vive di farmaci, medici, ed esami inutili. Infatti, per placare la loro ansia, non basta un medico che li informi della loro buona salute dato che, in tal caso, andranno da un altro medico e faranno altre analisi con lo scopo di trovare questa fantomatica malattia grave.
-ALESSIASPACE